Settembre 28th, 2013

DIARIO TREVIGIANO

A cura di Franco Piol

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Le “due Silca” ai Tricolori di società

Atletica. Squadra maschile e femminile uniche trevigiane nel segmento dell’A1

CONEGLIANO. Sabato 28 e domenica 29 settembre le donne dell’Atletica Silca Conegliano e gli uomini di Silca Ultralite Vittorio Veneto saranno a Sulmona per partecipare alla finale A1 dei campionati di società italiani. Le due società gemelle sono le uniche della provincia di Treviso a essersi qualificate su 112 società maschili e 85 femminili. Punte di diamante, l’esperta Laura Giordano, reduce da una serie di vittorie su strada e il giavellottista Antonio Fent, vicecampione italiano

 

 

LUCA GEROTTO E LA SUA TREVISATLETICA

Campioni d’Italia!!!

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Nazionale del Cds di Prove Multiple Allievi conquista il primo Scudetto della propria

storia. Impresa semplicemente storica per i nostri ragazzi, un’impresa che, vista la

situazione alla fine della prima giornata (quarti, a oltre 500 p.ti dalla vetta) ha quasi

dell’incredibile.

Domenica è stata la giornata perfetta per Andrea Berto, Leonardo Visentin, Jacopo

Zanatta e Giacomo Zuccon, che hanno avuto il merito di crederci, di rimontare prova

dopo prova, fino al sorpasso col giavellotto e alla lotta punto a punto sulla prova di

mezzofondo: il giusto mix di bravura, coraggio, determinazione e…ammettiamolo dai, un

pizzico di fortuna, perché c’è bisogno anche di quest’ultima per riuscire a primeggiare in

mezzo a una fortissima e titolatissima concorrenza.

Uno Scudetto vinto sul filo del rasoio, perché dopo i 1000 m, l’ultima prova,

TrevisAtletica e l’Atletica Monza sono incredibilmente appaiate in testa, a quota 14588

p.ti, e a quel punto, come da regolamento, sono stati decisivi i piazzamenti individuali:

Jacopo Zanatta, secondo, contro il monzese Zwick, quarto. E il tricolore ha preso la

strada di Treviso, permettendo di fregiarci per un anno del titolo di Campioni d’Italia.

A trascinare i TrevisAtleti al successo è stata l’accoppiata formata da Jacopo Zanatta e

Giacomo Zuccon, due fra i primi otto in Italia nell’Octathlon: il primo ha chiuso alla

seconda piazza nella classifica di giornata, alle spalle del solo primatista italiano Carioti,

con 5256 p.ti, migliorando il record provinciale che già gli apparteneva, mentre

Giacomo Zuccon è giunto terzo con 5082 p.ti, nuovo record personale. Come già detto,

fondamentale è stato il ruolo di Leo onardo Visentin (4250 p.ti, PB), che non aveva

potuto prendere parte alla fase di qualificazione per infortunio, ed Andrea Berto (3608

p.ti, PB), che da veri agonisti hanno dato il meglio nell’occasione che conta (3 personali

per entrambi) e hanno ottenuto i punti necessari per portare a casa il primo posto.

“Lo scudetto del cuore, ma anche della programmazione”, l’ha definito il Gazzettino.

Perché non va dimenticato il merito di Rolando Zuccon, tecnico di tre dei quattro atleti

nonchè presidente del sodalizio, e Roberto Vanin, allenatore di Jacopo Zanatta, che

hanno avuto la capacità non trascurabile (e non da tutti) di portare ancora una volta i

ragazzi in forma nel momento che conta: personale nell’octathlon per tutti e quattro gli

atleti, nonostante fossimo all’inizio della seconda parte di stagione e, soprattutto,

nonostante le improbe condizioni meteo della domenica, caratterizzata da freddo e

pioggia. Davvero notevole.

Ripercorriamo ora questa fantastica due giorni.

SABATO

La giornata non si apre nel migliore dei modi: i 100 piani sono caratterizzati da forte

vento contrario (da 1,5 a 2,5 metri in faccia), condizione che svantaggia i nostri ragazzi,

tutti abbastanza “leggerini”, in modo particolare: 12”02 per Jacopo Zanatta, 12”11 per

Giacomo Zuccon, 12”18 per Leonardo Visentin, 12”95 per Andrea Berto. Gap con

gli avversari superiore al preventivato: 179 punti. Inizio davvero in salita.

Situazione migliore nel lungo, dove Eolo stavolta agevola le performance: le due

“punte”, Jacopo e Giacomo, non sono troppo lontani dai propri primati (6,34 il primo,

6,10 il secondo), mentre vanno a migliorarsi in maniera davvero importante Leonardo

(5,69, PB prec. 5,43) e Andrea (4,95, PB prec. 4,94). Prova, nella sostanza, positiva,

ma è il punto di forza del Monza, che allunga a 466 lunghezze.

Bellissime nuove anche dal getto del peso, dove Jacopo Zanatta si migliora di quasi

mezzo metro (12,49, contro un personale di 12,03) così come sorprende Leonardo

Visentin, che getta l’attrezzo da 5 kg a 9,47 (PB prec. 8,77), e si conferma Andrea

Berto con 8,16. Unica nota “stonata” la prestazione di Giacomo, limitato da un dolore

al polso, che non riesce ad andare oltre i 10,44, un metro abbondante in meno rispetto

al suo potenziale: un’altra mazzata alle ambizioni degli uomini in rosso, con il distacco

che sale ancora, a 521 punti. Tutti in linea coi propri primati anche sui 400 piani: 52”32 per Jacopo, 53”02 per

Giacomo, 57”77 per Andrea (PB prec. 58”19), 57”86 per Leonardo. Nonostante le

buone prove, il gap non si richiude, anzi: 531 lunghezze.

Si chiude la prima giornata, con una quarta piazza immediatamente a ridosso del podio

(dal secondo al quarto in meno di 100 punti) ma 531 lunghezze di distacco dal primo

posto. Si sapeva che la seconda giornata sarebbe stata a favore dei TrevisAtleti, che da

tradizione fanno degli ostacoli il proprio punto di forza, il che autorizzava a credere nel

podio; ma certo, una simile rimonta nei confronti dell’Atletica Monza era difficilmente

pronosticabile.

DOMENICA

Come previsto, sono gli ostacoli a dare il la alla rimonta: vince Giacomo Zuccon con

14”82, si migliorano Jacopo Zanatta con 15”67 (PB prec. 15”79) e Andrea Berto con

16”53 (PB prec. 16”79) mentre è a un solo centesimo dal primato personale Leonardo

Visentin con 15”78. Il distacco praticamente si dimezza, ma è ancora davvero ampio:

303 punti.

La prova successiva è il salto in alto, la specialità di punta di Jacopo, fresco dell’1,98

saltato a Belluno. Prima è il turno di Andrea e Leonardo, che saltano rispettivamente

1,50 e 1,60 (PB prec. 1,59), risultati in linea con le previsioni: poi, mentre il secondo gruppo con Jacopo e Giacomo sta approcciando i primi salti, arriva l’acquazzone che fa

sospendere la manifestazione a lungo. Si riparte con Giacomo Zuccon che ottiene un

pregevole 1,81 e Jacopo Zanatta che, dopo l’1,87, resta da solo in gara: sembra l’occasione per ricucire quasi definitivamente il gap, ma la pedana bagnata “spegne” il

saltatore originario di Ponzano, che non ha la possibilità di esprimersi sui propri livelli:

200 punti di distacco, con sole due prove, una delle quali (i 1000) chiaramente a favore

del Monza.

Ma è nel giavellotto che avviene il prodigioso recupero: 42,31 (PB) per Jacopo, giusto

due metri in meno (40,31) per Leonardo, 33,48 per Giacomo e 29,51 per Andrea,

tutte prestazioni già ottime di per se e che assumono ancor più valore considerando la

pedana fradicia, ed è sorpasso: al via dei 1000 sono 59 i punti di vantaggio,

“interpretabili” come 6 secondi da “gestire” nella prova finale. È un misto tra euforia per

il primo posto e timore che non siano sufficienti.

Partenza dei 1000, dove nella prima serie Andrea chiude con un ottimo 3’12”99 (PB

prec. 3’13”60). Nella seconda e decisiva sono presenti i restanti tre di TrevisAtletica e i

tre del Monza: è il momento di richiamare ogni energia residua, buttare il cuore oltre

l’ostacolo, correre e poi sperare che sia stato sufficiente. Giacomo va al primato con

2’47” spaccato (prec. 2’48”51) grandissimo progresso per Jacopo (2’59”66 PB prec.

3’07”90: 8 secondi!!!) e vicino al personale anche Leonardo con 3’17”73. Basterà? Sono

minuti al cardiopalma, con verifiche sui risultati passati (metti che sia stata sbagliata una

somma…) aggiornati coi risultati dei 1000, che danno l’incredibile esito: PARI!E a quel

punto si scartabella il regolamento, ed entra in ballo la classifica individuale, con la

seconda piazza di Jacopo, il “rigore decisivo” che ci regala un sogno.

Ora basta calcoli, è il momento di festeggiare i neocampioni…e poi? Beh, come sempre, rotta verso nuovi ed ambiziosi obiettivi, perché a dei ragazzi splendidi come questi nulla è precluso.