Giugno 15th, 2016

DIARIO TREVIGIANO

A cura di Franco Piol

 

 

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Grosseto: argento De Vidi, bronzo Versace agli Europei

ALVISE VICE CAMPIONE EUROPEO!!!

 APPLAUSI per Alvise De Vidi, ARGENTO europeo sui 400m T51 in 1:24.48, al suo 35° podio internazionale! IMMENSO! (Andrea Meneghin)

(Foto Agenzia Fotografica BF)

Ancora due medaglie italiane, nei Campionati Europei Paralimpici di atletica a Grosseto, con l’argento di Alvise De Vidi sui 400 T51 e il bronzo di Giusy Versace nei 400 T44. La squadra azzurra, nella quarta giornata della rassegna continentale, festeggia il suo atleta più decorato di sempre che si piazza secondo con un finale entusiasmante e il crono di 1:24.48. Un altro risultato di grande rilievo per l’eterno trevigiano di San Biagio di Callalta, nato nel 1966, al 35° podio internazionale della carriera: 14 alle Paralimpiadi, 12 ai Mondiali, 9 agli Europei. Nella scorsa edizione aveva conquistato il bronzo su questa distanza. “Ho dato tutto quello che avevo dentro – dichiara al traguardo Alvise De Vidi – forza, esperienza, rabbia e volontà. Alla fine non avevo più energia, però mia mamma mi ha aiutato da lontano. Dedico questa medaglia a lei, perché è la persona che è sempre con me ogni giorno sul campo di allenamento. Tirare fuori ogni grammo di energia è classe – sottolinea il portacolori delle Fiamme Azzurre – questa prestazione conta molto per me e mi dà fiducia in un anno difficile ma importante, con la Paralimpiade di Rio alle porte. Sono contento per me e per le persone che mi hanno dato una mano”. Vittoria con il record mondiale al belga Peter Genyn (1:18.09), bronzo al finlandese Toni Piispanen (1:25.98). Nella stessa gara, 1:41.85 e ottavo posto per Riccardo Cavallini (You Can), toscano di Bolgheri: “Sono soddisfatto perché è andata meglio rispetto ai 100 metri. E’ il mio primo Campionato Europeo e per me essere il peggiore degli otto migliori a livello continentale è una bella soddisfazione”.

Di nuovo sul podio Giusy Versace, stavolta terza sui 400 dopo l’argento della giornata precedente nei 200 metri. La sprinter chiude in 1:05.31, alle spalle della francese Marie-Amelie Le Fur (59.34 a soli quattro centesimi dal suo record mondiale T43) e della tedesca Irmgard Bensusan (1:02.71). “Sono contenta più per la gara di ieri – confessa – che per quella di oggi, dove non sono riuscita a migliorare il mio personale. Ho corso tre secondi più lenta, pagando lo scotto degli otto giorni di stop su questa gara. Comunque è sempre una medaglia, ottenuta contro due grandi atlete, e questo risultato servirà per il futuro. Voglio dedicare questo bronzo a mio fratello, che mi segue sempre, alle Fiamme Azzurre e al mio allenatore Andrea Giannini”. L’Italia sale così a quota 7 medaglie: 4 argenti e 3 bronzi. Quarto posto anche oggi per la brianzola Federica Maspero (Omero Runners Bergamo), con il personal best di 1:05.62. “Sono stata lenta nella prima parte – dichiara – poi ho provato a recuperare e sentivo di avere un buon ritmo, ma in curva ho avuto problemi di assetto. Mi è successo anche ieri, nel complesso non posso dire di essere soddisfatta”.

Sfuma invece il sogno della seconda medaglia per Arjola Dedaj. Nella finale dei 100 T11, la velocista delle Fiamme Azzurre ferma il cronometro su 13.64 (-1.7) e conclude la sua prova in quarta posizione. “Ce l’ho messa tutta ma è andata così – ammette l’italiana di origine albanese, che ha gareggiato con la guida Elisa Bettini – sentivo le altre attaccate, ma fino alla fine non sono riuscita a capire in che mi posizione mi trovavo. Il livello si è notevolmente alzato, le avversarie hanno meritato questo risultato e per quanto ci riguarda dovremo lavorare ancora di più per crescere”. Ai piedi del podio anche il non ancora 17enne Marco Pentagoni (Ash Novara), quarto nel lungo T42 con il personale di 4,69 (+0.1). “Mi sono migliorato – commenta – ma ho anche rimediato uno stiramento alla gamba amputata. Speravo di riuscire ad andare oltre e da questa esperienza ho imparato che non si può strafare, perché rischi solo di farti male senza concludere nulla”. Il formidabile danese Daniel Jorgensen salta 6,70 (+1.0) nella stessa gara, incrementando il suo record mondiale: “Anche l’anno scorso – dichiara – avevo fatto il primato a Grosseto, nel meeting internazionale del Grand Prix, e stavolta ci sono riuscito ancora, quindi ho grandi ricordi di questo posto”.

Due record europei nei 200 T43-44: il tedesco Johannes Floors scende a 21.82 (+1.2) nella categoria T43 e il connazionale Felix Streng è argento con 22.04, per il primato continentale T44. Quinto con 24.52 l’azzurro Emanuele Di Marino (H2 Dynamic Handysports Lombardia): “Sono contento per aver ottenuto un buon crono e questo mi fa ben sperare per la staffetta di giovedì”. Chiude in sesta posizione il compagno di club Simone Manigrasso con 25.02: “Posso dire di essere soddisfatto della mia prestazione. Ho ancora problemi con l’invaso della protesi ma, nonostante ciò, ho raggiunto il tempo che mi ero prefissato”. Il lucchese Andrea Lanfri (Gsh Sempione 82) è settimo con il record personale di 25.04: “Pur indossando nuove protesi, sono riuscito a far segnare il mio miglior crono”.

Sui 400 T38, vinti dal russo Andrei Vdovin con 50.52 che vale il nuovo primato mondiale, Emanuele Muratorio (H2 Dynamic Handysports Lombardia) viene squalificato per invasione di corsia: “Sono molto contento di aver indossato la maglia della Nazionale in un’occasione tanto importante. Essere qui è un’emozione indescrivibile”. Nel peso F37, ottavo il quasi ventenne Simone Giovarruscio (Athletic Terni) con 9,83 mentre il lituano Mindaugas Bilius si aggiudica il successo con il record europeo di 16,07. L’azzurro Ruud Koutiki (Anthropos Civitanova) vola in finale nei 400 metri T20. Il campione continentale in carica si piazza terzo nella propria batteria in 51.19 e domani si giocherà le proprie carte. “Mi sento bene – ammette il marchigiano di origine congolese – nei primi 150 metri pensavo di farcela, poi nell’ultima parte ho amministrato, come mi ha chiesto di fare il mio allenatore Mauro Ficerai. Sono contento della mia prestazione, ma ora mi concentro sulla finale”. Stabiliti in tutto sei record del mondo nel pomeriggio: la britannica Georgina Hermitage firma il suo secondo limite iridato in questa rassegna con 27.21 sui 200 T37 e il russo Vladimir Sviridov lancia il peso a 15,34 nella categoria F36, mentre il polacco Maciej Sochal centra il primato mondiale nella clava F32 con 37,19.

La quinta giornata, mercoledì 15 giugno, si preannuncia ancora più ricca di appuntamenti: in palio 34 titoli continentali e 14 azzurri al via. Saranno in gara diversi big della squadra italiana, a cominciare dal lanciatore Oney Tapia che nel disco F11 (ore 10.04) scende in pedana da leader europeo dell’anno. Sui 100 T42 alle ore 16.30 la campionessa di tutto Martina Caironi difende il suo titolo, ma è annunciata alla partenza anche Monica Contrafatto, bersagliera che ha avuto l’amputazione della gamba destra nel corso di una missione in Afghanistan nel 2012. Torna in azione Oxana Corso, nella finale dei 200 T35 (ore 16.40) dopo l’argento sui 100 metri, e Ruud Koutiki si presenta da campione uscente sui 400 T20 alle ore 17.04. Nel lungo T11 nuovo impegno agonistico per Arjola Dedaj, alle ore 16.01. Da seguire poi i tre velocisti azzurri nei 100 T44: Emanuele Di Marino, Andrea Lanfri e Simone Manigrasso per le semifinali delle ore 10.15, mentre la finale è in programma alle 17.58. Sui 100 T47 l’altro sprinter Ismail Sadfi corre la semifinale alle 11.19. Nel pomeriggio il giavellottista Giacomo Poli inizierà la sua finale F44 alle 16.00, invece su pista Carlotta Bertoli è attesa in finale sui 100 T13 alle 16.15, seguita alle 17.41 da Francesca Cipelli nei 100 T37. Due gare nella categoria T53 per Ivan Messina: 100 metri alle 16.25, poi gli 800 alle 19.08. Diretta tv della quinta giornata su RaiSport 1 dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.00. L’intera manifestazione è trasmessa anche in diretta streaming sul sito www.grosseto2016.com.

Programma orario degli atleti italiani:
http://www.grosseto2016.it/il-programma-degli-italiani/

Programma orario completo:
http://www.grosseto2016.it/il-programma/

Iscritti e risultati:
https://www.paralympic.org/grosseto-2016/schedule-results

La squadra italiana:
http://www.grosseto2016.it/litalia-dei-36-azzurri-per-gli-europei-paralimpici-di-grosseto/

Sintesi Categorie Funzionali:
http://www.fispes.it/showquestion.php?faq=1&fldAuto=137

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Immenso! Gli aggettivi potrebbero essere molti per Alvise De Vidi, dopo l’argento vinto sui 400 m T51 all’Europeo paralimpico di atletica leggera a Grosseto 2016. A 50 anni, prima paralimpiade Seul 88. Una straordinaria progressione l’ha portato a chiudere al secondo posto in 1:24”48 dietro il belga Peter Genyn, di 10 anni più giovane, che ha stabilito il record del mondo in 1:18”09. Con questa sono 35 medaglie internazionali fra Giochi paralimpici (14), Mondiali (14) ed Europei (7). Fantastico! L’atleta più medagliato della storia. Aspettando Rio 2016, dove speriamo possa essere convocato e gareggiare in 100 e 400 m. Lo celebriamo con l’intervista integrale rilasciata per La Gazzetta dello Sport (sul giornale uscì più breve), qualche giorno prima dei Gazzetta Sport Awards vinti poi da Martina Caironi, nel dicembre dello scorso anno. C’è tutto Alvise, il più grande!

Alvise De Vidi, finisce il 1900 e la Gazzetta la premia “Atleta del Secolo” fra i Paralimpici.

“Un grande orgoglio. Non un premio solo mio”

E di chi altri?

“Del movimento che cresceva. Penso a Paola Fantato, Olimpiadi e Paralimpiadi ad Atlanta con l’arco, e Luca Pancalli, il più bravo di sempre nel nuoto e il miglior dirigente che si possa desiderare”

Con lui è nato il Comitato Paralimpico.

“Prima era Federazione Sport Handicappati o Disabili. Ora il Cip è Ente Pubblico. Luca vede avanti. Un fenomeno”

Tetraplegico dopo un tuffo in mare, ha vinto 28 medaglie fra Mondiali (14) e Paralimpiadi (14).

“Iniziai con il nuoto, ma meglio l’atletica. Ora sono pochi quelli che la praticano in carrozzina”

L’ultimo oro ad Atene: allo stadio Panathinaikos in una maratona nella storia.

“La medaglia più bella”

Ai Mondiali di Doha un quarto posto. Pensa a Rio?

“Ho il limite, ma vorrei arrivarci competitivo. Vedremo”

Lei avrebbe 50 anni, Alex Zanardi 49: non avete età.

“Fantastico averlo con noi. E’ fra i grandi nel mondo”

Tre ori ai Mondiali e l’Ironman: che biglietto per i Gazzetta Awards.

“Dovreste fare una categoria solo per lui. Può concorrere con Valentino. Non ha rivali”

Lei è parte della storia paralimpica in Italia. Fra i premi c’è la categoria Paralimpici.

“Inimmaginabile quando ho cominciato. Giusto fare un gradino per volta, ora la società è pronta, bello che Gazzetta lo pensi”

Era la metà degli anni 80 e lei si allenava in carrozzina per strada. Tanto da avere piaghe alle mani.

“La gente spiava dietro una finestra: guarda, c’è un disabile che fa sport”

Le dava fastidio?

“No, solo quando dicevamo: che coraggio. Ma quale coraggio: volevo divertirmi, stare con gli amici, fare gare”

Il segno del cambiamento?

“Oggi chiedono autografi a Bebe Vio o Giusy Versace. Non si vede la disabilità, ma l’atleta”

Grazie anche a lei.

“Magari un po’ d’acqua l’ho messa, ne vado fiero”

Prime sue Paralimpiadi: Seul 88. Poi altre cinque: 11 podi nelle ultime 12 gare.

“I primi Giochi negli stessi impianti olimpici. C’era anche Francesca Porcellato, magari saremo insieme anche a Rio”

Francesca ha vinto in atletica e sci, ora con l’handbike: è fra i dieci da votare.

“Io sono un fossile, lei è ancora una ragazzina. Incredibile quello che fa”

Ci sono anche tanti giovani.

“Buona notizia. Bebe è stratosferica, Federico Morlacchi è protagonista nel nuoto dove c’è molta concorrenza, Eleonora Sarti eccelle nell’arco anche con i normo. Che brava Martina Caironi: ai Mondiali è entrata nella storia dell’atletica con un tempo lunare”

Un bel mix con altri nomi storici.

“Cassioli è il meglio al mondo dello sci nautico, ha fatto strage ai Mondiali in Usa, patria dello sport. Luca Mazzone e Vittorio Podestà migliorano con il tempo che passa: fantastica stagione nell’handbike”

Legnante è fra le ‘olimpiche paralimpiche’.

“Il mio voto va ad Assunta. Meritano tutti, ma ha vinto ai Mondiali superando il dolore, piangendo per la schiena a pezzi, soffrendo per esserci. Scelgo lei”

 

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“Cast di stelle e campioncini per le nozze d’argento del nostro meeting”, dice il presidente Piccin
Campioni italiani e medagliati europei domani al 25° Meeting Città di Conegliano - Trofeo Fallai
Allo stadio Soldan attesa per le gare di mezzofondo e dei lanci di alto livello; tanti stranieri


Lanci e mezzofondo promettono scintille domani, mercoledì 15 giugno, a Conegliano (TV) al 25° Meeting Città di Conegliano – Trofeo Toni Fallai. Tutto pronto per il grande spettacolo dell’atletica allo stadio comunale Soldan. In serata, a partire dalle 19.45, scenderanno sulle pedane e sulla pista coneglianese i più forti atleti non solo italiani, ma anche stranieri. Innumerevoli i portacolori italiani in gara nel classico appuntamento organizzato dall’Atletica Silca Conegliano del presidente Francesco Piccin. I contenuti tecnici ed agonistici per competizioni di alto livello ci sono tutti. Da quest’anno l’evento trevigiano è entrato a far parte del “Progetto Meeting” federale, un’iniziativa pilota voluta dalla Fidal per valorizzare i giovani atleti italiani, in particolare under 23.

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Nel giavellotto si rinnova la sfida, oltre i 70 metri, tra i campioni italiani Antonio Fent (Carabinieri) e Norbert Bonvecchio (Atletica Trento). Al femminile lanci generazionali a ridosso dei 55 metri tra le tricolori Zahra Bani (Fiamme Azzurre) e Paola Padovan (Valsugana Trentino). Nel peso maschile ancora una volta in gara i migliori azzurri, da Daniele Secci (Fiamme Gialle) ai pupilli under 23 di Paolo Dal Soglio, Sebastiano Bianchetti ed Andrea Caiaffa (Fiamme Oro Padova), con anche i navigati Marco Dodoni (Athletic Club 96) e Andrea Ricci (Enterprise Sport & Service).
Al femminile Chiara Rosa (Fiamme Azzurre) cerca di aggiungere centimetri al suo 17.54 in vista degli Europei di Amsterdam di luglio. A dare battaglia ci penserà Julaika Nicoletti (Forestale).

Interessanti le gare del mezzofondo. Negli 800 sfida tra gli italiani Lukas Rifesser (Esercito), che ha già ottenuto il minimo per gli Europei di quest’anno (1′46”92), Gabriele Bizzotto (Cus Parma), Marco Pettenazzo (Atl. Città di Padova), Merihun Crespi (Esercito) con possibile outsider lo spagnolo Alberto Bravo Hernandez. Nei 1500 gara sul filo dei centesimi (e probabilmente sotto i 3′40”) per Mohad Ali Sheik Abdikadar (Aeronautica Militare), Soufiane El Kabbouri (Atletica Riccardi), Danilo Gritti (Atletica Valle Brembana), Fabiano Carozza (Aeronautica Militare), Lorenzo Pilati (Atletica Valli di Non e Sole) ed Enrico Riccobon (Atl. Firex Belluno), che dovranno ben guardarsi dal keniano Mathew Kiptanui.
Internazionali anche i 3000 siepi, con favorito il keniano Melly Edwin Kosgei (PB da 8′33”20) e gli italiani Giuseppe Gerratana (Aeronautica Militare), Abdoullah Bamoussa (Atletica Brugnera Friulintagli) e Yuri Floriani (Fiamme Gialle) a inseguire.

Cercherà di limare centesimi al suo stagionale sui 400 ostacoli Jennifer Rockwell (Acsi Italia Atletica). Al maschile il trevigiano Tobia Lahbi (Mogliano) dopo il quinto posto ai Giochi del Mediterraneo Under 23 e l’argento tricolore, vuole conferme sullo stato di forma. Nei 400 ostacoli dovrà vedersela con il forte brasiliano Martins Wesley.

Nel salto con l’asta femminile si vola oltre i 4 metri con la forestale Giulia Cargnelli, grande favorita con il suo accredito di 4.25. A tallonarla Tatiane Carne (Fiamme Azzurre), Helen Falda (Cus Parma) ed Elisa Molinaro (Cus Trieste). In gara anche la vicecampionessa italiana junior, atleta di casa in Silca Conegliano, Virginia Scardanzan.

“Quello del 25° Meeting Città di Conegliano - Trofeo Toni Fallai è davvero un cast di stelle e campioncini - commenta il presidente di Atletica Silca Conegliano, Francesco Piccin - non potevamo festeggiare meglio le nozze d’argento di questa manifestazione che ha scritto importanti pagine di atletica e sono convinto ne scriverà molte altre. Invito tutti ad essere presenti domani allo stadio Soldan, da qui passa una bella fetta del futuro di questo bellissimo sport che sa regalare tante emozioni”.

Questo il programma orario. Ore 19.00: apertura conferme e iscrizioni. Ore 19.45: asta e peso femminile, giavellotto maschile e lungo maschile. Ore 20.00: 400 ostacoli maschili. Ore 20.20: 400 ostacoli femminili. Ore 21.00: giavellotto femminile, peso maschile. Ore 21.10: 100 femminili. Ore 21.40: 800 maschili. Ore 22.00: 1500 femminili. Ore 22.15: 1500 maschili. Ore 22.30: 3000 siepi femminili. Ore 22.50: 3000 siepi maschili.

Accanto ad Atletica Silca Conegliano, per il 25° Meeting Città di Conegliano - Trofeo Fallai (che ha ottenuto il patrocinio della Provincia di Treviso e il patrocinio e il contributo del Comune di Conegliano e della Regione Veneto, oltre all’approvazione della Fidal) ci sono Maratona di Treviso e i partner dedicati Silca Spa, Banca Prealpi, Elmec, Borgoluce, Saccon Gomme, Méthode, Lazzarin Cafè, De Coppi, Fardin Occhiali, Cantine Bellussi, Piovesana Biscotti, Chisini attrezzature edili, Bottega Spa, Best Western Hotel Canon d’Oro, Piccoli Gino Sas, Molino Sgambaro, Arti Grafiche Conegliano, Gammasport, Reale Mutua, Maccari e San Benedetto.

Per informazioni contattare la segreteria di Maratona di Treviso al numero 0438-413417 (orari d’ufficio), scrivere una e-mail a info@trevisomarathon.com e visitare il sito internet www.atleticasilca.it.

 

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LA SQUADRA IDEALE

A Marostica una meravigliosa rappresentativa trevigiana.

di Francesco Storgato

Giuro non me l’aspettavo !! La vittoria della rappresentativa trevigiana, ragazzi /e, al prestigioso Trofeo delle Provincie Trivenete mi ha colto di sorpresa. Dopo aver visto i risultati di solo tre settimane fa al Campionato Regionale Individuale su pista, della stessa categoria, pensavo che la vittoria fosse una cosa riservata alle sole rappresentative di Vicenza e Venezia. Già ad inizio marzo, solo tre mesi fa, c’era stata un’anteprima al Trofeo delle Provincie Venete Indoor e la rappresentativa trevigiana si era classificata al 4° posto (solo Veneto…). Dunque una mia seppur favorevole previsione non poteva andare in zona podio, poiché una buona parte dei ragazzi convocati risultavano gli stessi.
Visto il periodo, giornate con il sole e la pioggia che si alternano di continuo, questa vittoria mi è sembrata una pennellata a disegnare un arcobaleno che annuncia la bella stagione. Una vittoria che mancava dal 2013 e che fino allora era stata un monologo durato molti anni, una leadership incontrastata magari anche un po’ troppo ripetitiva.
Sapete già com’è andata a Marostica, quattro vittorie su venti gare disputate, merito di tre risultati individuali (N. Longo nel vortex maschile, D. Pierobon nel lungo maschile e A. Moret nel vortex femminile con l’ennesimo record personale) e la vittoria con la staffetta 4×100 maschile.
Quattro vittorie ma vanno applauditi tutti gli altri, perché il gruppo si è battuto bene, tutti hanno dato quanto avevano. Qualche contro prestazione c’è stata (peso femminile), ma ci può stare se consideriamo l’età di questi under 14, non tutti esperti da saper gestire emozioni che si scatenano quando l’atletica da sport individuale diventa anche sport di squadra importante.
Non voglio farmi prendere dall’euforia o da sogni azzardati, parlare di grande rilancio dell’atletica trevigiana è fuorviante. Il trofeo conquistato domenica è prestigioso, ma a risaltare può non essere che il solo movimento promozionale dell’atletica trevigiana. Un’espressione di grandi numeri di ragazzi e ragazze presenti nelle tante società della provincia e nella forte partecipazione degli stessi/e alle manifestazioni organizzate (sarebbe deprimente avere grandi numeri ed ottenere risultati scarsi).
Per le società avere atleti chiamati in rappresentativa aiuta a trovare ulteriori motivazioni, aiuta ad non arrendersi mai malgrado le difficoltà, aiuta ad essere testardi nel rimanere presenti nel territorio All’atleta chiamato in rappresentativa viene chiesto di fare il suo, confermare il risultato per cui è stato convocato o di avvicinarlo, certamente non di fare miracoli, se poi ne esce un miglioramento, tanto di guadagnato.
Alla prossima rappresentativa (a Majano ad inizio settembre), suonerà un’altra musica, il livello del confronto sarà più elevato, sarà considerata in modo più determinante la categoria cadetti/e e se penso ai risultati di due settimane fa ai Campionati Regionali di Società su pista di questa categoria, non c’è da stare allegri (se vengo smentito chiederò umilmente scusa). In ogni caso domenica scorsa, con questa vittoria, l’atletica trevigiana ha ricevuto un’iniezione di fiducia che può far solo bene all’ambiente, una convinzione in più su quel che si fa e perché è importante continuare a farlo.
I 25 atleti/e che hanno gareggiato domenica, tutti con le stesse maglie arancioni portante la scritta “TREVISO” formando questa “SQUADRA IDEALE”, provengono da ben 13 diverse società provinciali, una rappresentanza molto allargata. Solo due società avevano 3 atleti, molte altre due e altre ancora un solo atleta. Questo per dire che sono tante le società che lavorano bene e qualche buon risultato prima o poi arriva.
Non posso dimenticarmi dell’importanza che ha avuto il Fiduciario Provinciale,
Sandro Delton in questa vittoria. Non si è limitato a fare le convocazioni, sostituire i non disponibili convocati (qualche defezione forzata c’è stata; una su tutte Endora M. che dovrà rimanere ferma per alcuni mesi) con altri e alla fine accompagnare tutti a Marostica. Lui ha ringraziato tutti gli atleti, estendendo il ringraziamento ai loro tecnici e alle società per la disponibilità dimostrata. Sandro ha il merito d’essere presente praticamente sempre alle manifestazioni provinciali e a volte anche a quelle regionali, questo gli permette di tenere sottocchio costantemente l’attività provinciale, con gli atleti che la frequentano e di agire di conseguenza. Nel suo ruolo ha radunato tutti gli 8 convocati delle staffette veloci (4×100 masch. e femm.) qualche giorno prima per provare i cambi. In ogni staffetta erano presenti atleti di società diverse e visto come sono andate si può dire che ha fatto un buon lavoro.

 

 

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