UNDICESIMA STAGIONE - 2018
DIARIO TREVIGIANO
A cura di Franco Piol
ANTEPRIMA DA TRIESTE E DA MISANO ADRIATICA
MEZZOFONDO TUTTO NOSTRO: EN PLEIN!
1-2-3 Leonardo Feletto 3’50”41-Mattia Stival 3’50”84-Leonardo Bidogia 3’50”89
1-2 la Vandi 2’05”45 e Irene Vian 2’07”05!
MAURO FRARESSO TERZO CON 73,93
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Veneto Master sul podio con Meneghin, la Marchi, Piaser Curtolo e Cescon
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Fulvio Maleville: a proposito di Giovanni Gatto
STORIE A LIETO FINE - Non so come finirà l’avventura di Giovanni Gatto a Tampere, correre una finale mondiale non è cosa da poco soprattutto se teniamo conto che il ragazzo si allena in modo specifico con adeguati carichi solo da un paio di stagioni. Questo ritardo specialistico richiama alla mente i tanti talenti passati per le piste Trevigiane che non hanno avuto modo di accedere alle esperienze di Giovanni per molteplici e riconoscibili motivi.
Esasperazioni giovanili, infortuni, vicissitudini personali e soprattutto incapacità gestionali hanno infatti escluso molti atleti da un percorso evolutivo che avrebbe potuto qualificarli e rendere virtuosa la nostra atletica provinciale.
In questo ambito gli adulti di riferimento dovrebbero farsi un serio esame di coscienza, ripensare al percorso fatto e agli errori tecnici, umani e condizionali commessi.
Trovarsi in mano un atleta di talento dovrebbe imporre maggiori responsabilità e bisognerebbe chiedersi se siamo in grado di poterlo gestire. Quasi mai ci si rende conto che manchiamo di alcune competenze e ci dovremmo far aiutare.
Così, spaventato dall’idea di essere uno di questi, ho pensato che sarebbe stato meglio trovare per Giovanni un tutor, un allenatore con i piedi per terra. Non cercavo un teorico e nemmeno qualcuno caratterizzato da una smisurata fiducia nei propri mezzi ma una persona d’esperienza, un tecnico che avesse già gestito atleti di un certo livello, le cui conoscenze fossero certificate dalla regolare presenza in campo prendendo vento e pioggia con i propri atleti, una persona abituata a condividere con loro gioie e sofferenze.
Ho così scelto un riferimento di spessore culturale e morale indiscusso che si chiama PIERINO ENDRIZZI, persona alla quale io e Giovanni saremo sempre grati. Inutile nascondere che questi due anni di collaborazione non sono stati facili perché Pierino è un personaggio alquanto speciale ed al mio pari ha un caratterino del tutto particolare.
In questo arco di tempo mi ha insegnato tante cose e convinto che molte altre potrei apprenderne se non fosse che Giovanni da settembre se ne andrà da Treviso e cambierà guida tecnica. Sono stato io stesso consigliare al ragazzo questa scelta. Cerco sempre di fare in modo che i miei atleti possano avere il massimo aiuto e non interpongo vantaggi personali a questa condizione. Giovanni avrà così la possibilità di fare l’università ottenendo dei sostegni e al tempo stesso farà parte di un gruppo di lavoro che spero gli permetterà un ulteriore salto di qualità.
Volevo infine ricordare ai colleghi che la collaborazione ed il confronto è la strada più produttiva e stimolante, quella che in questi anni mi ha arricchito tecnicamente, fatto evolvere come allenatore e consentito grandi soddisfazioni. Naturalmente oggi resta un velo di malinconica nostalgia ad accompagnarmi, mi attende un futuro senza tensioni ma anche senza atleti e questo non offre certo una accattivante prospettiva.
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