Marzo 25th, 2024

DICIASSETTESIMA STAGIONE 2023

DIARIO TREVIGIANO

A cura di Franco Piol

INDOOR

 

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LA STAGIONE INDOOR SI È CONCLUSA IN TRIONFO PER L’ATLETICA TREVIGIANA!!!

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Tecuceanu record dopo 31 anni, 1’45”00

 

Altri due record italiani (Tecuceanu e Simonelli), e sono diciannove per l’atletica azzurra indoor in meno di un mese. L’impresa, stasera, è per Catalin Tecuceanu (Fiamme Oro) che trionfa a Madrid negli 800 indoor con 1:45.00 nella tappa finale del principale circuito mondiale e sgretola dopo 31 anni il primato italiano di Giuseppe D’Urso che resisteva dal 1993 (1:45.44 a Genova). È una prestazione clamorosa per l’azzurro, miglior risultato al mondo dell’anno a una settimana dai Mondiali indoor di Glasgow, undicesimo tempo europeo di sempre, con un progresso sul primato personale di quasi un secondo rispetto all’1:45.99 dello scorso anno. Con questo record, è totalmente riscritta la storia italiana del mezzofondo indoor maschile, per quanto riguarda le specialità che assegnano medaglie internazionali, considerato che nelle scorse settimane sono saltati anche i primati dei 1500 (Meslek 3:35.63) e dei 3000 (Arese 7:38.42). Per Tecuceanu, oltre al successo di tappa, c’è la vittoria finale nel World Indoor Tour Gold negli 800: da quando esiste il circuito, ovvero dalla stagione 2016, tra gli italiani soltanto Gianmarco Tamberi aveva vinto in una classifica di specialità (nell’alto nel 2021).

MADRID – ieri sera c’è stato il Catalin Tecuceanu Show sugli 800 al Meeting del World Indoor Tour Gold di Madrid.

Catalin ha dominato la finalissima vincendo con la miglior prestazione mondiale dell’anno di 1.45.00, 11° europeo della storia (in 10 quindi sono scesi sotto l’1.45″), con annesso primato italiano (31 anni dopo Giuseppe D’Urso e il suo 1.45.44) e soprattutto ha vinto la classifica finale del World Indoor Tour. La domanda che sorge spontanea è quindi quanto può aver incassato (solo di premi da World Athletics) Catalin, che ha portato a casa vittoria di tappa e il “giro” completo del World Indoor Tour Gold, secondo italiano della storia a riuscirci (Marco Tamberi lo vinse nell’alto nel 2021), peraltro. Ebbene, considerate le cifre che girano negli altri sport, davvero poco e spiegheremo anche perchè non si riesce a elevarsi ad uno sport realmente professionistico.

Stando al regolamento di WA per il WIT Gold, Catalin ha guadagnato la cifra di 3.000 dollari solo per aver vinto la tappa di Madrid. A questi, e qui viene il meglio del gruzzolo, vedrà aggiungersi la somma di 10.000 dollari dopo che WA avrà ricevuto l’esito del controllo antidoping che fanno a tutti i vincitori. Totale, quindi, 13.000 dollari, che, al cambio di oggi, fanno 11.999 euro.

In uno sport di piccolo cabotaggio, davvero un’inezia, considerando che le star di altri sport vengono sommerse di denaro. Jannik Sinner per la vittoria a Rotterdam l’altra settimana ha portato a casa 400.000 dollari (370.000 euro) senza nemmeno citare la cifra della vittoria agli Australian Open (1,93 milioni di euro). Chiaramente si parte di due universi lontani anni luce: il torneo del Grande Slam australiano parte con un budget da 53 milioni di euro, per dire.

Ora, l’elefante nella stanza permane in una differenza abissale: il contributo dei privati e quello delle federazioni. Da una parte (l’atletica) è la federazione che fa il gioco e spesso non vuole ingerenze di alcun tipo sulla propria gestione. Dall’altra sono i capitali privati che fanno girare un enorme meccanismo di profitto globale che si riversa poi sulle casse dei giocatori. L’altra faccia della medaglia, di cui si parla poco, è che una stima recente ha individuato solo i primi 100 tennisti al mondo in “utile” rispetto alle spese sostenute per giocare a livello professionistico. Tutti gli altri – evidentemente con alle spalle un sostegno economico di terzi – devono pagarsi viaggi, alberghi, allenatori, preparatori, rehab, alimentazione… ed è un salasso sostenibile solo da una parte elitaria di giocatori.

                                                                                                                                                        

Comunque sia, il vincitore di uno degli eventi del massimo circuito mondiale dell’atletica indoor (che poi sembra avere maggiori opportunità di guadagno rispetto all’atletica all’aperto (vista la possibilità di utilizzare impianti al chiuso, con l’azione più vicina, l’utilizzo di un’infinità di strumenti per spettacolarizzare le gesta degli atleti, ma non viene evidentemente considerata tale) consegue un guadagno irrisorio rispetto a tantissimi altri sport.

Ecco, prima di pensare a cambi drastici nelle regole del gioco (vedi salto in lungo), forse sarebbe il caso di ripensare alle dinamiche di governance attuali (evidentemente troppo accentratrici), verso modelli di sviluppo più inclusivi rispetto al capitale privato.



Mondiali indoor, Tecuceanu ai piedi del podio

03 Marzo 2024

L’atleta delle Fiamme Oro (Silca Ultralite Vittorio V.) è quarto nella finale degli 800 in 1′46″39

A Glasgow, nella sessione serale della terza e ultima giornata dei Mondiali indoor, Catalin Tecuceanu finisce quarto nella finale degli 800 metri. È una gara convulsa, ricca di cambi di ritmo e capovolgimenti di fronte. Ma anche difficile da interpretare e soprattutto molto rapida. Ci prova il padovano delle Fiamme Oro, arrivato a Glasgow con il miglior tempo mondiale dell’anno (1’45”00): si sgomita subito, al secondo giro il primatista italiano cerca spazio all’interno ma resta nella seconda parte del gruppo. Prende l’iniziativa il belga Eliott Crestan nella penultima tornata, ma si deve accontentare del bronzo (1’45”32) superato in rimonta nel rettilineo finale dallo statunitense Bryce Hoppel (1’44”92) e dallo svedese Andreas Kramer (1’45”27). Quarto l’azzurro in 1’46”39. “Esco a testa altissima - commenta il veneto - mi dispiace, ci ho creduto, ma i primi tre erano superiori. La medaglia era vicina, l’ho vista, però sono contento per essere quarto al mondo”.

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Grande Margherita Randazzo, bronzo nel giavellotto con 53.67!!!

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Nella prima giornata della Coppa Europa di lanci a Leiria, in Portogallo, la trasferta azzurra si apre con il terzo posto tra le under 23 della giavellottista Margherita Randazzo. La veneta spedisce l’attrezzo alla misura di 53,67 realizzando il primato stagionale, non lontana dalla francese Jade Maraval che si impone con 55,07 e dalla finlandese Emilia Karell, seconda a 54,54, in una mattinata condizionata dal meteo inclemente tra freddo, vento e pioggia.

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Record europeo master per Carmelo Rado

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Carmelo Rado migliora un record europeo master M90 a Santhià.

A Santhià si è disputato il Campionato Regionale del Piemonte di pentathlon lanci. Carmelo Rado (Olimpia Rimini) ho migliorato il record europei nella categoria m90: nel martello m.c. con 10,97 è arrivato a 1 solo cm dal record mondiale dello s3765 punti dello statunitense Willaima Platts nel 2019, migliorando quello europeo del finlandese Armas Rantale con 10,86 nel 2016. Nel pentathlon lanci il punteggio attribuito a Rado parrebbe di 3765 punti, quasi 500 in più del record europeo di Armas Rantala che nel 2016 ne totalizzò 3278 (non sappiamo con quale tabella è stato calcolato o ricalcolato). In verità, con la tabella in vigore dal 2023, il punteggio di Rado dovrebbe essere riconvertito in 3139 punti, con parziali di 625 punti nel martello (non 867), 701 nel peso (non 774), 601 nel disco (non 708), 442 nel giavellotto (non 489), 770 nel martello m.c. (non 927).8 
Negli altri 4 lanci Rado ha realizzato il primato regionale di categoria, come età compiuta nel peso con 7,55, nel disco con 17,27 e nel martello con 22,26 e primato over 90 nel giavellotto coin 14,83, oltre al martello m.c. con 10,97.
ATTENDIAMO VERIFICA !!!

Risultati

Giorgio Rizzoli

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Multiple, Favaretto tricolore nel pentathlon
La trevigiana vince il titolo tra le juniores!!!

Giulia Riccardi (Gs Trilacum) ed Eleonora Favaretto (Team Treviso) conquistano le prime maglie tricolori del weekend dedicato ai Campionati Italiani Giovanili indoor di prove multiple. Al Palaindoor di Padova, dove la rassegna tricolore under 23 fa tappa oggi e domani per la quinta stagione consecutiva, Giulia Riccardi si aggiudica il titolo nel pentathlon promesse, guadagnando due posizioni rispetto al piazzamento ottenuto nella scorsa stagione. Per la ventenne trentina, quest’anno già seconda ai Tricolori indoor di categoria nel salto in lungo, un bottino finale di 3796 punti, 152 in più rispetto al record personale siglato proprio nella gara tricolore del 2023. Seconda Lucia Cantergiani (Gs Self Atl. Montanari Gruzza, 3611), terza Stella Bersani (Cus Pro Patria Milano, 3528). A Eleonora Favaretto (Team Treviso) va invece il titolo juniores. La trevigiana, quest’anno già argento indoor di categoria nel salto in alto, realizza 3552 punti, aggiungendone 99 al record personale e salendo di due gradini sul podio rispetto al risultato del 2023. Seconda Giulia Soragna (Atl. Gallaratese, 3420), terza Annalisa Pastore (Atl. Stronese – Nuova Nordaffari, 3329). Andrea Caiani (Team-A Lombardia) e Kevin Lubello (C.S.S. Leonardo Da Vinci) guidano le classifiche nell’eptathlon, a conclusione della prima giornata, rispettivamente tra gli under 23 e gli juniores.      

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Il dettaglio delle gare.

PENTATHLON JUNIORES – La prima leader di giornata è Giulia Soragna (Atl. Gallaratese), unica ad avvicinare i 9” (9”07) nei 60 ostacoli. Giulia Senni (Atl. Endas Cesena) con 9”21 e Gaia Marsegaglia (Team-A Lombardia) con 9”28 occupano gli altri gradini del podio provvisorio. Eleonora Favaretto (Team Treviso), dopo il quarto posto negli ostacoli (9”31), tiene lontana la concorrenza nell’alto, dov’è l’unica a superare 1.71, mentre Lorena Lingg (LAC Vinschgau Raiffeisen) si ferma a 1.65 e in due, Marsegaglia e Annalista Pastore (Atl. Stronese – Nuova Nordaffari), saltano 1.62. Favaretto è ora prima in classifica (1713 punti) con un vantaggio di circa cento lunghezze su Lingg (1617) e Marsegaglia (1611). Nel peso la migliore è Lisa Maria Caramello (Atletica Monza) con 10.64, ma Favaretto si difende - sesta con 9.43 - resta prima in classifica e amplia il vantaggio sulle rivali: dopo le prime tre gare, 119 punti la separano da Marsegaglia, prima delle inseguitrici. Terza, distanziata di 132 punti dalla vetta della classifica, Lingg.  Un centimetro decide la leadership nel lungo: è quello che separa Beatrice Avino (Atl. Agropoli) e il suo 5.73 da Sofia Galvagnini (Us Quercia Dao Conad) che atterra a 5.72. Favaretto, sesta con 5.49, resta in testa alla classifica (2902 punti), ora con un margine di 120 punti su Soragna (2782). Terza Marsegaglia (2703). Avino è la più veloce negli 800 (2’23”65). Favaretto stringe i denti, chiude in 2’33”47 e conquista la maglia tricolore davanti a Soragna e Pastore che recupera punti preziosi nell’ultima gara.

RISULTATI


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L’ATLETICA INCORONA LE SUE STELLE: MOLINAROLO ATLETA VENETA DELL’ANNO 

Promessa dellanno, la mezzofondista trevigiana Lorenza De Noni

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(19.03.24) Latletica veneta incorona le stelle della stagione 2023. Sabato 23 marzo, con inizio alle 15.30, al Cinema Teatro Centrale di San Bonifacio (Verona), andrà in scena lannuale edizione della Festa dellatletica regionale, organizzata dal Comitato regionale della Fidal, in collaborazione con l’amministrazione comunale e lAtletica San Bonifacio-Valdalpone.

In passerella le stelle dellultima annata agonistica: gli atleti, ma anche le società, autentica spina dorsale del movimento. E poi i dirigenti, i tecnici, i giudici di gara, gli amministratori pubblici.

In cima allelenco dei premiati cè Elisa Molinarolo, atleta veronese di adozione padovana che nel 2023 si è inserita tra le migliori saltatrici con lasta al mondo, centrando la finale nella rassegna iridata di Budapest: nessuna azzurra cera mai riuscita.  È lei lAtleta veneta dellanno: succede allaltista Elena Vallortigara - unaltra donna, unaltra saltatrice - premiata lanno scorso a Mirano.

Se quello di Elisa Molinarolo è il volto di una campionessa di oggi, il futuro sorride ad un giovane talento del mezzofondo, la trevigiana Lorenza De Noni, che continua a crescere tra 800 e 1500. Il titolo italiano allieve sul doppio giro di pista e due chiamate azzurre (Eyof ed Europei under 20), oltre ad altri risultati, le hanno fatto meritare il titolo di Promessa veneta dellanno, riconoscimento che lanno precedente era andato alla marciatrice Alexandrina Mihai e al velocista Alessio Faggin.

Menzioni speciali, poi, per altri otto atleti veneti abituati a frequentare i piani nobili dellatletica azzurra: Eyob Faniel, Catalin Tecuceanu, Ottavia Cestonaro, Giovanna Epis, Rebecca Lonedo, Alexandrina Mihai, Alice Muraro e Rebecca Sartori. Premio alla carriera, invece, per il velocista Jacques Riparelli, che continua a volare tra i master, dopo aver vestito la maglia azzurra a livello assoluto.    

A proposito di master, gli atleti over 35 dellanno sono Emma Maria Mazzenga e Amatore Michieletto. Premio Scatena (Dirigente dellanno) a Silvano Tomasi, presidente dellAtletica San Biagio. Premio Ossena (Tecnico assoluto dellanno) a Paolo Dal Soglio, premio Idda (Tecnico giovanile dellanno) a Pierluigi Padoan. Riconoscimento alla carriera per Vittorio Visini. Premi speciali anche per Flavio Piva (BCC Veneta) e Francesco Peghin (Blowtherm), per Chiara Renso (Giornalista dellanno) e, alla memoria, per Mario Simonetta, Gianfranco Temporin, Adriano Vertovech e Antonio Zatta, colonne del movimento che adesso ci guardano da lassù. Tra i giudici di gara, premio Franceschini a Gaetano Bardi e Antonella Calabrò. Mentre Giampaolo Provoli, sindaco di San Bonifacio, ritirerà il riconoscimento tra gli amministratori pubblici. 

 

 

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Il Veneto trionfa “Ai confini delle Marche”

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Secondo successo consecutivo ad Ancona per la nostra rappresentativa under 16

Il Veneto brilla ancora “Ai confini delle Marche”. La rappresentativa regionale cadetti si è imposta, per il secondo anno consecutivo, nella tradizionale rassegna andata in scena al PalaCasali di Ancona con la partecipazione di 13 selezioni regionali. Ben otto le vittorie ottenute dagli atleti della nostra regione. Tre maschili, con Alessandro Vitalino (La Fenice 1923 Mestre) nei 600, Andrea Pienazza (Cus Verona Sez. Atletica) nel lungo e Gabriele Faganello (ATL-Etica San Vendemiano) nel tetrathlon. E cinque femminili, merito di Kalidjatou Bance (Csi Atl. Provincia di Vicenza) nei 200, Agnese Terlizzi (Atl. Riviera del Brenta) nell’asta, Giorgia Zanon (Coin Venezia) nel lungo, Nene Sane (ATL-Etica San Vendemiano) nel triplo e della 4×200 formata da Gaia Bonato (Novatletica Città di Schio),  Linda Andreazzo (Fiamme Oro Padova), Matilde Pirolo (Atl. Biotekna) e dalla già citata Bance. Il Veneto, nella classifica di squadra, ha preceduto l’Emilia-Romagna e il Lazio. Un risultato di spessore che, al di là della vittoria di squadra e degli otto ori individuali e dei tanti record personali migliorati, lascia ben sperare in vista dell’inizio dell’annata estiva che a livello under 16 culminerà come sempre, a fine stagione, con i campionati italiani individuali e per regioni di categoria, anche quest’anno in programma allo stadio Chiggiato di Caorle (5-6 ottobre).       

I risultati della rappresentativa veneta ad Ancona. CADETTI. 60: 5. Thomas Merlin (Atl. San Bonifacio-Valdalpone) 7”27. 200: 3. Lorenzo Lissi (Assindustria Sport) 23”53. 600: 1. Alessandro Vitalino (La Fenice 1923 Mestre) 1’27”04. 60 ostacoli: 3. Tommaso Agostinis (Assindustria Sport) 8”70. Alto: 2. Matteo Candeago (Athletic Club Firex Belluno) 1.82. Asta: 3. Daniel Siscanu (La Fenice 1923 Mestre) 3.65. Lungo: 1. Andrea Pienazza (Cus Verona Sez. Atletica) 6.64. Triplo: 3. Giacomo Tessaro (Asi Atl. Breganze) 13.19. Peso: 7. Alessandro Turlon (Atl. Vis Abano) 11.93. Tetrathlon: 1. Gabriele Faganello (ATL-Etica San Vendemiano) 2.916 punti (8”37/60 hs; 9.29/peso; 1.89/alto; 2’58”30/1000). 4×200: 3. Veneto (Merlin, Lissi, Matteo Belfiore/Fiamme Oro Padova, Alessandro Cortiana/Asd Grumolo) 1’36”39. CADETTE. 60: 2. Gaia Bonato (Novatletica Città di Schio) 7”88. 200: 1. Kalidjatou Bance (Csi Atl. Provincia di Vicenza) 24”96. 600: 4. Ludovica Dambruoso (Valley Athletics Team) 1’39”61. 60 ostacoli: 6. Amelie Del Federico (Csi Atl. Provincia di Vicenza) 9”50. Alto: 3. Emma Zonta (Atl. Villorba) 1.62Asta: 1. Agnese Terlizzi (Atl. Riviera del Brenta) 2.85. Lungo: 1. Giorgia Zanon (Coin Venezia) 5.48. Triplo: 1. Nene Sane (ATL-Etica San Vendemiano) 11.78. Peso: 3. Anna Gazie (Atl. San Bonifacio-Valdalpone) 11.55. Tetrathlon: 2. Sofia Zanon (Atl. Galliera Veneta) 2909 punti (9”70/60 hs; 9.05/peso; 1.68/alto; 1’53”61/600). 4×200: 1. Veneto (Bonato, Linda Andreazzo/Fiamme Oro Padova, Matilde Pirolo/Atl. Biotekna, Bance) 1’44”18. 

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RISULTATI COMPLETI

3.03.24 Trofeo “Ai Confini delle Marche” ad Ancona cat. Cadetti/e

Dopo un inizio strepitoso con la miglior prestazione italiana nella prima gara delle prove multiple dei 60 hs con 8″37

Gabriele Faganello vince le prove multiple con la rappresentativa del Veneto!! facendo anche record regionale di tetrathlon! (Battuto il vecchio record di 300 punti )

Sane Nene vince nella gara di triplo con la rappresentativa del Veneto, facendo il personale di m 11.78 !!

*    e il Veneto anche grazie a loro vince la classifica di squadra

 

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GRANDE RISULTATO PER I TREVIGIANI DELLA HROBERT RUNNING TEAM

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L’unica squadra master veneta presente alla festa del Cross a Cassino (FR), ha conseguito il massimo risultato, una prestigiosa vittoria nella gara a staffetta categoria SM50. La formazione composta da Christian Cenedese, Ivan Basso, Oscar Tocchetto e Manuel Dallabrida (da sx a dx nella foto) con una entusiasmante rimonta dell’ultimo frazionista ha avuto la meglio sul team pugliese della Daunia Running e i modenesi della Fratellanza, chiudendo in bellezza una trionfale stagione dopo gli allori colti nelle campestri venete.

 

 

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