Luglio 15th, 2009

Diario trevigiano

a cura di Franco Piol 

Mezzofondo spettacolo al meeting di Conegliano
 

Uno spettacolo di corsa. Sarà il mezzofondo il piatto forte del 19° meeting intitolato a Toni Fallai, in programma oggi – mercoledì 15 luglio - allo stadio comunale di Conegliano (Treviso). Per molti atleti sarà uno degli ultimi test prima degli Assoluti di Milano, altri guarderanno addirittura oltre, ai Mondiali di Berlino. E’ il caso di Lukas Rifesser, capofila italiano 2009 degli 800, alla ricerca del lasciapassare per la rassegna iridata già sfiorato un paio di volte in questa stagione: l’ultima, venerdì scorso a Roma, al Golden Gala. Con la collaborazione di un paio di keniani di buon livello (Nijordine e Kipchirchir) dovrà raggiungere almeno l’1’46″60 del minimo B. Al suo fianco, anche il finalista olimpico dei 1500, Christian Obrist. Il campione europeo under 23 di cross, Andrea Lalli, sarà tra le stelle di un 5.000 che, oltre a keniani di qualità, vedrà al via Stefano La Rosa (13’34″81 quest’anno), Alberto Montorio e il siepista di casa, Paolo Zanatta. L’ugandese Inzikuru, campionessa mondiale dei 3000 siepi ad Helsinki 2005, sfiderà la giovane etiope Bedada (classe 1990) in un 1500 che potrebbe anche parlare italiano per la presenza di Michela Zanatta e Federica Dal Ri, oltre alla maratoneta Bruna Genovese, impegnata in un nuovo esercizio di velocità (4’34″50 due settimane fa a Ponzano). Altri azzurri da tenere d’occhio, Riparelli nei 100, Neunhauserer nei 1500, Capponi nel peso (dove in campo femminile sarà in pedana anche la giovane Stevanato, finalista ai Mondiali under 18 di Bressanone) e la Cattaneo nei 100 ostacoli. In apertura di serata, sipario dedicato alle gare giovanili, con assegnazione dei titoli regionali Us Acli.

Questo il programma del meeting, con i migliori iscritti alle gare assolute (ingresso gratuito). Ore 18.30 - 60 ragazzi, alto ragazze, alto cadette. 18.45 - 80 cadetti. 19 - 60 ragazze, lungo ragazzi. 19.15 - 80 cadette. 19.30 - 1000 ragazze, alto cadetti. 19.40 - 1000 ragazzi. 19.50 - 1000 cadette. 20: - 1000 cadetti. 20.15 - Peso F: Dorelli, Severin, Rosolen, Stevanato. 20.15 – Lungo M: Gasperini. 20.30 – 110 ostacoli: Da Silva (Bra), Alterio, Petrolli, Cristelotti, Roldo, Marcon, Favaro. 20.50 – 100 ostacoli: Cattaneo, S. Franzon, Trevisan, Tessaro, Bettini. 21.10 – 800 M: Nijordine (Ken), V. Kipchirchir (Ken), Abdeddine (Mar), Rifesser, Obrist, Galletti, Bortolotti. 21.30 – 100 M: Riparelli, Turri, Alterio, Bellotto. 21.30 – Peso M: Capponi, Tiozzo, Castelli, Sortino, Tognon. 21.30 – Lungo F: Zanei, G. Franzon, Trevisan, Zancanaro, Carlotto, Pietrogrande, Fabris, Costa. 21.50 – 100 F: Bettini, Carlotto, V. Palezza. 22.15 – 1500 F: Bedada (Eth), Inzikuru (Uga), Janat (Mar), Zanatta, Genovese, Dal Ri, Morosin, Quaglia, Smiderle. 22.30 – 1500 M: Esho (Ken), Polonet (Ken), Surum (Ken), Cheboi (Ken), Neunhauserer. 22.50 – 5000 M: Kimurer (Ken), T. Masai (Ken), La Rosa, Lalli, Montorio, Zanatta, Garavello.

Su Facebook in tanti per salutare Max
 

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«Il buon Dio si è distratto un’altra volta». Inizia così il saluto di uno dei tantissimi amici che in queste ore stanno riempiendo di ricordi e di dolore le pagine del sito internet Facebook. Amici di Max, «un ragazzo speciale, un atleta impeccabile, una persona vera».
      E per una volta il social network più famoso al mondo diventa un’enorme lavagna in cui gli amici raccontano il dolore per un amico scomparso in modo tragico, mentre faceva quello che più amava: correre a piedi.
      «Un fenomeno dell’atletica: 1.500 metri in 3’45, correva forte, fortissimo. Un eccellente interprete del mezzofondo italiano» , ricorda un mezzofondista della società GS Gavardo 90, compagno di squadra di Max. Al giovane è stato dedicato un gruppo che si chiama “Max…corri sempre con noi”. In poche ore oltre 300 giovani da tutta Italia si sono iscritti, qualcuno ha lasciato un pensiero, qualcuno ha pubblicato una foto che ritrae Max mentre corre, mentre ride e scherza con i colleghi a qualche gara, mentre morde una delle tante medaglie che si è conquistato in corsa.
      «Il nostro ricordo per un ragazzo speciale. Te ne sei andato troppo presto, hai lasciato un vuoto veramente incolmabile. Chi ci fa le battute e gli scherzi ad ogni gara adesso? Chi porta l’allegria e la simpatia che solo tu avevi? Chi ci riferisce delle tue arringhe nei vari forum di atletica? Chi ci delizia con le sue pillole di saggezza? Voglio e vogliamo ricordarti per la tua serietà che a volte lasciava spazio ad un pizzico di pazzia. Non ti abbandoneremo, non ti dimenticheremo mai, corri sempre con noi!» spiega chi ha fondato questo gruppo. Al ricordo di Max si aggrega anche il gruppo “RunnerMan.net” e Atletica Triveneta.
      Tra i messaggi di atleti e amici si legge «Alla partenza dei 1500 a Chiuro mi si avvicina e comincia a parlarmi degli errori che avevo commesso negli 800 agli italiani – scrive Davide - non avevo idea di chi fosse. Un mito, un appassionato di atletica. Peccato aver scoperto il suo nome oggi, in queste circostanze. Basta correre, ora si vola». «Correrai nel cuore di tutti noi», spiega Silvia. Walter ricorda un altro lato di Massimiliano. «Capire la Storia era il tuo modo per leggere il futuro, grazie per aver insegnato ad alcuni di noi come si possa imparare a comprendere il Tempo e il Domani. Magari con sarcasmo e una bella risata». «Max sei sempre stato un grande nell’affrontare le gare. A volte un po’ pazzo ma sempre determinato! Mi mancheranno le sfide con te», scrive Peter. «Io lo ricordo anche come un bravo pasticcere – scrive Rosy – che buone le sue torte dopo le campestri, ciao Max, rimarrai sempre nel mio cuore». Luca lo saluta con un «Ciao Max, il destino ha voluto portarci via un grande atleta, ti ricorderemo sempre di corsa, come piaceva a te». «Grazie a te ho iniziato a correre, ti devo molto – scrive Manuel – sei stato un grande atleta».
Max, un atleta con il palio nel cuore
Feltre
      Un tragico incidente. Ieri pomeriggio la Procura di Trento ha rilasciato il nullaosta per il funerale di Massimiliano Corso, il 26enne promessa dell’atletica italiana che è morto domenica pomeriggio scivolando in un canalone mentre si allenava in quota, correndo lungo le creste nella zona di Malga Val di Stua, in comune di Mezzano
      Un allenamento cui non era nuovo, il Palio di Feltre si avvicinava e Max voleva essere in forma per affrontare la corsa che più amava, anzi che amava tanto da aver quasi sperato di essere scartato dalle selezioni di accesso ai campionati italiani perché le gare si sarebbero svolte in concomitanza con la corsa per i XV ducati d’oro. Lo aveva confessato ad un amico e, il giorno prima della gara, era andato a donare il sangue, un “errore” che un atleta meticoloso come lui nella preparazione pre-gara non avrebbe mai fatto. Il Palio per lui era tutto. «La squadra della staffetta la organizzava completamente lui – racconta il presidente del Duomo Angelo Lusa – tanto che io non sapevo e non so nemmeno chi c’è in squadra. Gli davo carta bianca perché sapevo che lui era in gamba. Era nato nella contrada e il suo sogno era correre nella staffetta del Palio e come ultimo frazionista. Infatti ha vinto la gara per tre volte di fila, tanto che gli altri staffettisti non avevano dubbi che anche quest’anno la vittoria sarebbe stata sua». Lui stesso all’arrivo in Piazza Maggiore dopo l’ennesimo successo, l’anno scorso, aveva detto: «Questa strada non si chiama più via Mezzaterra ma viale Massimiliano Corso!».
      Un atleta di indubbie qualità, tanto che ieri la Fidal (Federazione italiana atletica) ha inviato un comunicato stampa ufficiale per spiegare che «L’atletica italiana esprime il suo più profondo cordoglio per la prematura scomparsa di Massimiliano Corso, specialista dei 1500 metri tesserato per l’Atletica Gavardo 90, specialità che coltivava insieme alla passione per la corsa in quota. Venerdì scorso aveva preso parte alla sua ultima gara. Il mondo dell’atletica nazionale rivolge alla sua famiglia e ai suoi cari le più sentite condoglianze».
      Segno delle qualità che gli venivano riconosciute a livello nazionale. «È una perdita per lo sport feltrino ma di tutto il Bellunese – dice Gianpietro Slongo, presidente del Giro delle Mura – era una persona di valore, un ragazzo che avrebbe dato molto ancora all’atletica. Aveva corso più edizioni del Giro e anche la Seven laps con i fuoriclasse. Ci mancherà anche per come credeva nello sport. Facciamo le condoglianze alla famiglia».
      «Lascia un grande vuoto a tutti, a me in particolare perché era un mio amico ed eravamo cresciuti insieme – aggiunge Lusa – era una persona precisa e metodica negli allenamenti, programmava anche quelli degli altri atleti del quartiere. Sentiva avvicinarsi il Palio, la sua gara, e voleva essere perfetto. A me mancherà come amico e adesso anche come presidente perché abbiamo perso un contradaiolo che gestiva un’attività importante: dovrò in qualche modo portare il quartiere Duomo al Palio».
      Il funerale di Massimiliano si svolgerà quasi sicuramente giovedì pomeriggio. Si attende il rientro dall’America del padre per fissare con esattezza l’ora della cerimonia funebre che si terrà in Duomo a Feltre, mentre la tumulazione avverrà nel cimitero di Fonzaso.