DIARIO TREVIGIANO
A cura di Franco Piol
STRADA, DOMENICA SI CORRE AD ARCADE.
Nel Trevigiano l’edizione inaugurale di una gara per tutte le categorie
Domenica 28 marzo, ad Arcade (Treviso), organizzata dall’Atletica Gagno Ponzano (Samuele Pizzolon, 339-2569826), 1^ Corri Arcade. Debutta una corsa su strada che potrebbe diventare una classica d’inizio primavera.
In gara tutte le categorie, dagli esordienti ai master. Nella prova maschile assoluta (7,5 km), annunciati Paolo Zanatta, Luigi La Bella, il keniano Zakayo Kipsang Biwott e il ruandese Sylvain Rukundo. Tra le donne (4,3 km), Michela Zanatta, Francesca Smiderle, la keniana Emily Perpetua Chepkorir e la cubana Yusneysi Santiusti Caballero. Questo il programma della manifestazione (ritrovo alle 14). Ore 15: esordienti femm. (500 m). 15.10: esordienti masch. (500 m). 15.20: ragazze (1 km). 15.30: ragazzi (1,5 km). 15.40: cadette (1,5 km). 15.50: cadetti (2 km). 16.05: allievi e juniores femm. (3 km). 16.20: allievi e juniores masch. (4,3 km). 17: amatori e master masch. (5 km). 17.30: promesse, seniores, amatori e master femm. (4,3 km). 17.55: promesse e seniores masch. (7,5 km).
Lettera aperta agli amici di ATLETICATRIVENETA
di Fulvio Maleville (Ins. Di Ed. Fisica e Tecnico specialista Fidal)
Veneto: il 2 Luglio ad Abano e l’11 Settembre i Campionati regionali assoluti con sede da destinare. Queste le due uniche gare regionali programmate dal comitato Veneto per gli atleti delle categorie assolute che vogliono gareggiare in pista da luglio a Dicembre 2010.
Anche quest’anno si ripete quindi il copione della scorsa stagione quando, in occasione delle finali nazionali dei societari a Caorle si sono fatte conferenze stampa per esaltare l’avvenimento e nel contempo non è stata organizzata nessuna gara per dare occasione agli atleti della regione di prepararne l’avvicinamento.
Morale: In Veneto non vale più la pena di programmare l’attività degli atleti di medio livello da luglio a Dicembre causa una vergognosa desertificazione delle manifestazioni per le categorie assolute. Solo quelli di livello Nazionale vengono salvaguardati e si trovano in calendario alcuni appuntamenti.
Quello che mi meraviglia non è tanto l’incapacità politico-organizzativa del comitato Regionale, da tempo inabile a programmare ed intercettare i bisogni dell’atletica, quanto l’assoluta indifferenza delle società di base. Immobilità che sta portando ad un progressivo inaridimento dell’attività assoluta e all’abbandono della stessa da parte di atleti ed allenatori.
L’atteggiamento del Comitato Regionale appare invece completamente diverso per quanto riguarda le corse su strada, l’attività amatori e quelle del settore giovanissimi. Incapace di dare un indirizzo tecnico evolutivo all’attività il consiglio regionale segue “le voglie” della base abbandonando l’attività assoluta in pista per agevolare quella di mini atleti ed amatori. Infatti, tolte le gare istituzionali, manifestazioni che gli organi federali regionali sono “obbligati” a svolgere, per il resto non è stata dimostrata alcuna attivazione e volontà nello stimolare l’organizzare di un’attività che apparentemente sembra non offrire vantaggi perché costa, porta all’acquisizione di una scarsa apparenza politica e offre limitate soddisfazioni ai dirigenti.
I sintomi di questo malanno partono però da lontano e sono fortemente incentivati dall’alto. Sempre di più ci si esalta per le vittorie ai campionati nazionali cadetti dove il trofeo delle regioni è stato trasformato in un vero e proprio campionato di categoria, incentivando così la sempre più precoce specializzazione degli atleti. Oggi si promuove un’attività consistente per gli esordienti, esasperante con i ragazzi ed appare normale esaltarsi per qualche prestigioso risultato degli allievi dove esistono addirittura i campionati del mondo.
L’effetto di questo frenetico attivarsi vede solo accelerare il momento in cui i giovani abbandonano lo sport. Inutile girare la testa dall’altra parte e far finta di non vedere: i ragazzi iniziano sempre più presto ed altrettanto precocemente smettono di fare attività sportiva.
Nel tornare al motivo principale di questa lettera vorrei guardare in modo oggettivo alla realtà e questa condizione mi permette di comprendere come non valga più la pena di convincere gli atleti nel continuare a fare sport. Inutile quindi pianificare l’attività di quelli più evoluti quando per un periodo di quasi cinque mesi ci sono solo un paio di occasioni per gareggiare in regione. Credo sia giunto il tempo di parlare apertamente ai ragazzi e far loro capire che se non appartengono ad un ambito di interesse nazionale devono starsene a casa.
Nel chiudere vorrei ricordare un aneddoto: qualche anno fa un amico tecnico fece correre le batterie dei 200 dei campionati regionali assoluti a due sue atlete, ragazze che successivamente rinunciarono a correre la finale. Per questo fatto l’attuale Presidente Regionale Paolo Valente fece pervenire all’allenatore una lettera di ammonimento. Oggi la stessa persona approva un calendario dove gli atleti andranno ad affrontare la manifestazione senza aver avuto l’occasione di gareggiare nei due mesi precedenti.
Domanda: Chi diffiderà il Presidente Regionale Veneto dal portare a termine una scelta tanto ottusa?
Per-eventuali-comunicazioni–da-inserire-redazione@atleticatriveneta.it