DIARIO TREVIGIANO
A cura di Franco Piol
CON L’ATLETICA VALDOBBIADENE TRICOLORE
l’ Atletica Aviano,
il ritorno alla medaglia d’oro
Domenica 08 luglio giornata storica a Tonezza del Cimone, in provincia di Vicenza,
con il Campionato Italiano Master di Corsa in Montagna.
La rassegna nazionale ha seguito l’edizione disputata lo scorso anno a Piancavallo
dove oltre 600 atleti hanno preso parte alla prova tricolore
(video http://www.youtube.com/watch?v=j4p9muD6UuY)
Per l’ Atletica Aviano, il ritorno alla medaglia d’oro in campo femminile dopo i 4 successi consecutivi (Mezzoldo 2006,
Piancavallo 2007, Pian Del Frais
2008, Adrara San Martino 2009) e
doppio Argento alle spalle dell’
Atletica 85 Faenza (San Giacomo
Altissimo 2010 e Piancavallo 2011).
Un Campionato conquistato di larga
misura davanti all’ Atletica Paratico.
A livello individuale da rilevare due medaglie d’oro, con Angela Pin
(MF65) che bissa l’oro nella corsa campestre ed Erminia Furegon
(MF70) che
conquista un altro oro dopo i 5000m. Da segnalare l’Argento di
Marilena Dall’ Anese davanti a Giuliana Bernardi nella cat. MF45 ed il
bronzo di Ivana Dall’ Armi nella cat. MF55. Tripletta infine nella cat.
MF70 che, oltre alla già citata Erminia Furegon il podio è stato
completato con Jole Sellan e Maria Cristina Fragiacomo. Questi i risultati
Atletica Aviano FEMMINILE:
MF35 - 5^ Poyatos Montserrat 42’36”, 6^ James Kimberly 44’10”, 14^ Margherita Bigerna 1h04”14”
MF40 - 8^ Daniela Vedelago 43’13”, 14^ Laura Forgiarini 52’00”, 15^ Antonella Zorbetta 54’14”
MF45 - 2^ Marilena Dall’ Anese 42’20, 3^ Giuliana Bernardi, 9^ Rita Santarossa 47’52”
MF50 - 6^ Giancarla Riotto 44’42, 8^ Maria D’Andrea 47’57”, 15^ Norma Francescutti 56’04”
MF55 - 3^ Ivana Dall’ Armi 43’56”, 6^ Vanna Vannini 47’26”, 11^ Lidia Fantuz 49’55”
MF60 - 5^ Maria Romano 51’07”
MF65 - 1^ Angela Pin 49’56”
MF70 – 1^ Erminia Furegon 58’05”, 2^ Jole Sellan 1.00’06”, 3^ Maria Cristina Fragiacomo 1h05’03”
SQUADRA: MEDAGLIA D’ORO, PRECEDE ATLETICA PARATICO
MASCHILI:
MM35 – 29° Denis Lazzer 1h10’45” e 32° Paolo Zambon 1h16’46”
MM40 – 22° Giovanni Bressan 1h00’34”
MM45 – 27° Giorgio Prata 1h02’22”
MM50 – 41° Gelindo Moretton 1h16’57”
MM55 – 29° Pietro Finco 1h13’06” e 35° Giuseppe Manera 1h20’07”
MM60 - 26° Giorgio Redolfi 45’06” e 28° Giacomo Poser 45’36”
Silea(Tv) – 8 luglio
Per…correre il Sile_CPT
Gabriele Fantasia con Abdoullah Bamoussa e Mirko Signorotto
4^ edizione della “Per…correre il Sile” organizzata in modo impeccabile dall’Associazione che riporta il nome della gara stessa. Oggi si corre nel Parco Naturale del fiume Sile ed è l’ultima prova del CPT prima della pausa estiva.
Con € 3,50 ci si porta a casa quasi 2 kg di pesche mentre con la quota di € 1,50 tutto il resto…come al solito niente male. La località è ben segnalata, i parcheggi sono ampi e presidiati mentre la zona dei servizi(iscrizione, pacchi gara, ristoro e premiazioni) si trova all’interno dello spazio dedicato alla Sagra dea Sardea.
C’è la possibilità di correre o km 5,5 o 11,3. Non ho ben capito la scelta di far partire prima i giovani e dopo poco gli adulti…forse se si invertivano le partenze si sarebbero evitati alcuni intasamenti .
Purtroppo che che se ne dica o se ne scriva, o che venga anche comunicato attraverso i microfoni le persone che partono prima e che camminano fanno grosse difficoltà a spostarsi.. e ciò danneggia chi ha deciso di correre.
La soluzione: percorso dedicato solo a chi cammina da ripetere più volte?
Mekonen Magoga con Gabriele, Diego Avon, Mirko e Sergio Trinca
Si parte…alle ore 9,00 partono le categorie giovanili e qui correranno 5 km …forse una distanza più corta per i minori di 11 anni poteva essere gestita.
Alle 9,05 partono gli adulti e qui come al solito al via alcuni degli atleti più forti che solitamente popolano le corse nel trevigiano e non solo.
Il caldo invita comunque ad una partenza prudente e diversi sono coloro che non dando peso alla temperatura pagheranno dopo metà gara.
Due i giri da percorrere e al passaggio del primo giro in testa 6 atleti: Magoga Mekonen, Mirko Signorotto, Gabriele Fantasia, Diego Avon , Kandou Boubker e Abdoullah Bamoussa …seguiti a 50 metri da Sergio Trinca.
Tra le donne è Beatrice Stocco che impone il suo ritmo.
Il percorso è al 90% su sterrato ed il caldo è alleviato dai punti ristoro, dalle docce volanti e da alcune zone d’ombra, ma quando si passa al sole questo viene avvertito da tutti.
Nella parte finale è Bamoussa che allunga deciso staccando Signorotto e Avon che arrivano nell’ordine.
La Stocco, tra le donne, è seguita sotto l’arco d’arrivo da Ambra Vecchiato e Alessia Danieli.
Un valido ristoro finale, posizionato sotto gli alberi, ha permesso a tutti di riprendersi e con premiazioni veloci tutti hanno potuto far ritorno a casa velocemente.
Giovanni Schiavo
TRILLENIUM A MAJANO!!!
Dopo il grande successo dello scorso anno, anche se rovinato dalle pessime condizioni atmosferiche (a fine luglio si gareggiava a 10° C.) che vedeva iscritti 350 atleti/gara per il meeting e 75 atleti per le prove multiple, anche per questo 2012 l’Atletica Alto Friuli e la Libertas Majano ripropongono una tre giorni di atletica leggera unica in tutto il triveneto.
La scorsa edizione è da ricordare per la prestigiosa presenza del campione paraolimpico Oscar Pistorius, reduce dalla prova lignanese dove aveva staccato il pass per i campionati mondiali, Oscar si è soffermato per tutta la gara dei 400 metri piani all’altezza delle partenze e a fine gara si è prodigato in consigli agli atleti che avevano gareggiato.
Si inizia Venerdì 13 luglio nella suggestiva edizione serale della prova majanese del Trofeo “Luigi Modena” riservato alle categorie Ragazzi/e e Cadetti/e per poi proseguire sabato 14 pomeriggio con la prima giornata del grand prix di prove multiple (categorie Allievi/e e Assoluti), domenica 15 mattina la seconda giornata del grand prix di prove multiple (categorie Allievi/e e Assoluti) a cui si aggiungono tutte le prove del pentathlon Cadetti/e.
Gran finale domenica pomeriggio con il meeting vero e proprio che, come sempre attirerà sul comunale di Majano i migliori atleti del triveneto, dell’Austria, della Croazia e della Slovenia.
A chiusura del meeting verrà assegnato al miglior risultato tecnico il Memorial Kravanja, messo in palio dalla famiglia dello scomparso cofondatore della nostra società.
Così Eddy Ottoz sulle nostre Olimpiadi di Londra
All’indomani dei Campionati Italiani assoluti e’ esplosa, di certo non inaspettata, la bomba convocazioni olimpiche e minimi. Se la punta dell’iceberg e’ uno degli atleti simbolo come Andrew Howe, e’ anche vero che il ragazzo italo americano non e’ l’unico ad aver subito quello che in molti definiscono un vero e proprio torto. Un altro esempio, forse ancora piu’ eclatante? Matteo Giupponi.
Oggi, relativamente all’argomento, pubblichiamo invece un intervento molto interessante di Eddy Ottoz, bronzo olimpico a Messico 1968 e oggi membro di giunta Coni. Ecco il suo punto di vista.
La polemica sull’esclusione di Andrew Howe dalla squadra olimpica di Londra evidenzia un vecchio malessere dell’atletica italiana: la mancanza di regole giuste, chiare, applicabili e applicate. Sulla partecipazione a Olimpiadi, Mondiali ecc. ho illustrato questa proposta, sia in Consiglio Federale che in Giunta Nazionale Coni.
Premesso che:
· non ci si può iscrivere personalmente alle Olimpiadi, solo una federazione nazionale, anzi il suo Comitato Olimpico, può farlo.
· gli sport di squadra devono qualificarsi in un torneo preolimpico, mentre gli atleti delle discipline individuali devono superare il minimo A;
· tutti gli atleti che superano il minimo A acquisiscono il diritto di essere iscritti, con un limite di tre atleti per ogni nazione. Qualora in una nazione nessun atleta abbia superato il minimo A, essa può iscrivere un solo atleta, purché abbia superato un minimo B (più facile).
Prima ingiustizia: in Italia, negli sport individuali, non è sufficiente fare il minimo A, poiché la Federazione stabilisce un “suo” minimo, ancora più difficile.
Seconda ingiustizia: sempre in Italia, tutti gli sport di squadra che superano il torneo di qualificazione (equivalente al minimo A per gli sport individuali) vengono iscritti e partecipano alle Olimpiadi. Da sempre. Senza eccezioni.
Conclusione: in Italia gli atleti delle discipline individuali sono cittadini di serie B, non hanno gli stessi diritti. Realizzando il minimo A acquisiscono, infatti, per il CIO un diritto individuale. La Federazione può decidere però di non iscriverli, calpestando i loro diritti.
Le federazioni accampano da sempre scuse di bilancio - ogni atleta portato alle Olimpiadi ha un costo - per cui negano a molti atleti il diritto a partecipare.
Possibile soluzione:
La Federazione stabilisca pure un proprio minimo più duro, ma iscriva chiunque superi il minimo A del CIO. Scelga poi gli atleti su cui punta e se ne faccia carico. Gli altri devono avere la possibilità di reperire le risorse per pagare trasferta, divisa, permanenza al villaggio ecc. (da dieci a quindicimila euro). Certamente tra sponsor, Comune, Provincia, Regione, Confindustria, Panathlon, Rotary, Lyons ecc. questi atleti troveranno l’aiuto che consenta loro la partecipazione olimpica.
Pochi forse sanno che in molti paesi, tra cui gli Stati Uniti, durante l’anno preolimpico viene organizzata una colletta nazionale per mandare la squadra nazionale alle Olimpiadi.
In questo modo il bilancio federale sarebbe salvo e il sacrosanto diritto di partecipare sarebbe rispettato.
C’è ovviamente il rischio che qualche atleta partecipante a sue spese superi atleti che la Federazione aveva ritenuto più degni di lui e per i quali si è accollata la trasferta. Più che un rischio una quasi certezza. Ci farebbe una figuraccia il settore tecnico e la dirigenza, ma una in più non sarebbe grave. Magari sarebbe il giusto stimolo a scegliere i tecnici più capaci e a meglio saper gestire gli atleti di alto livello.
Il blog di Eddy Ottoz: http://appropo.blogspot.it/
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